Culex pipiens e Culex juppi: una nuova sfida entomologica
Non tutte le zanzare sono oggetto ti studio.
Tra le più studiate – e forse più sottovalutate – c’è Culex pipiens, protagonista silenziosa di un complesso mondo fatto di specie, sottospecie e comportamenti diversi.
Negli ultimi anni, il cosiddetto “complesso Culex pipiens” è tornato al centro dell’attenzione scientifica. Non si tratta di una singola specie, ma di un gruppo articolato di zanzare diffuse in quasi tutto il mondo: dall’Europa all’Africa, dall’Asia fino alle regioni tropicali. Alcune di queste possono trasmettere virus e parassiti pericolosi per l’uomo e per gli animali, come il West Nile virus, la filariasi linfatica o la malaria degli uccelli.
A rendere il quadro ancora più interessante è la scoperta recente di una nuova specie, Culex juppi, che potrebbe cambiare gli scenari futuri del rischio entomologico.
Cos’è il complesso Culex pipiens?
In biologia, una “specie” è un gruppo di organismi che può riprodursi generando prole fertile.
Un “complesso di specie”, invece, raccoglie entità molto simili tra loro all’apparenza, ma geneticamente e comportamentalmente diverse.
È proprio il caso di Culex pipiens, che comprende:
- Culex pipiens pipiens, la zanzara comune delle zone temperate di Europa, Nord e Sud Africa;
- Culex pipiens pallens, diffusa nell’Asia temperata;
- Culex quinquefasciatus, presente nelle aree tropicali e subtropicali.
Queste specie, quando convivono nelle stesse aree, possono incrociarsi e generare ibridi con caratteristiche miste.
All’interno di Culex pipiens pipiens, ad esempio, la ricerca ha identificato due forme distinte:
una legata agli ambienti naturali, che punge quasi solo uccelli, (forma ornitofila); e un’altra, più adattabile, che prospera in città e può pungere anche i mammiferi – uomo compreso.
Ed è proprio questa seconda forma, “opportunista” e capace di vivere in acque inquinate e in contesti urbani, ad avere il potenziale più alto nella trasmissione di virus.
Perché è importante la scoperta di Culex juppi?
La scoperta della specie Culex juppi aggiunge un tassello in più a questo mosaico complesso.
Secondo recenti studi, questa zanzara – finora conosciuta in Australia e in alcune zone subtropicali – potrebbe avere una diffusione più ampia di quanto si pensasse.
In Italia, indagini in corso da parte del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con il Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli”, hanno individuato la possibile presenza di Culex juppi nella zona del Lido delle Nazioni di Comacchio.
Il rischio sanitario associato a questa specie è ancora in fase di studio, ma la sua presenza nel nostro Paese è un segnale chiaro: serve mantenere alta la guardia sulla sorveglianza entomologica e promuovere una ricerca interdisciplinare capace di unire biologia, ecologia e sanità pubblica.
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