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Maschi sterili di Zanzara Tigre: a Bologna la dimostrazione di rilascio con i droni

La Zanzara Tigre è stata al centro della prova dimostrativa che si è tenuta il 1° ottobre 2025 presso l’area verde Kenzo Tange/Giardino Museo Sandra Forni di Bologna. L’iniziativa, promossa dal Centro Agricoltura Ambiente Giorgio Nicoli” con il patrocinio del Comune di Bologna, ha presentato una tecnica innovativa di controllo: il rilascio di maschi sterili tramite drone.

Durante la dimostrazione, il drone attrezzato con un particolare dispositivo – sviluppato in collaborazione con l’azienda Aermatica3D – ha effettuato ilrilascio mirato alle dosi prestabilite, confermando la possibilità di distribuire i maschi sterili in modo efficiente, capillare e senza effetti collaterali per l’ambiente o per la salute umana. 

Zanzara Tigre e il progetto pilota avviato a Casteldebole

La prova del 1° ottobre si inserisce in un programma pluriennale che Bologna porta avanti dal 2023. In quell’anno, il Comune ha attivato a Casteldebole un progetto pilota su circa 80 ettari, sperimentando la tecnica del Maschio Sterile.

I risultati ottenuti sono stati significativi e progressivamente migliori ogni anno: nel 2025 è stata registrata una riduzione media del 70-80% delle uova di Zanzara Tigre rispetto al restante territorio comunale. Questo determina anche un forte abbassamento del rischio di trasmissione di malattie come Dengue e Chikungunya che rimane al di sotto della soglia epidemica.

La dimostrazione pubblica del 1° ottobre è servita dunque a condividere con la cittadinanza i progressi raggiunti dal progetto pilota e a sensibilizzare sull’importanza di metodi biologici e sostenibili nella gestione di una specie invasiva che, oltre a creare disagio, costituisce un reale rischio sanitario, come si è potuto constatare quest’anno con l’epidemia di Chikungunya verificatasi a Carpi.

Prospettive future della lotta biologica

Grazie alla collaborazione con Aermatica3D, CAA sta quindi perfezionando un innovativo sistema di rilascio dei maschi sterili tramite droni. Questa tecnologia permetterà una distribuzione più omogenea e mirata rispetto ai sistemi tradizionali, con la possibilità di coprire aree ampie e difficilmente accessibili.

L’esperienza di Bologna dimostra che la ricerca scientifica, affiancata da strumenti tecnologici avanzati, può offrire soluzioni concrete per affrontare la diffusione della Zanzara Tigre. Non si tratta soltanto di ridurre il disagio causato dall’insetto, ma di tutelare la salute pubblica attraverso strategie sicure e a basso impatto ambientale.

La prova del 1° ottobre ha rappresentato un passaggio tecnico importante in questo percorso con l’obiettivo di mettere a punto modalità operative che potranno essere adottate su scala più ampia nei prossimi anni.

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