CAA impegnato nel divulgare la pericolosità dei danni tardivi da cimice asiatica sulle ultime raccolte di colture frutticole ed estensive
Come terza ed ultima visita guidata dimostrativa in campo prevista dall’Azione 3 del progetto informativo e dimostrativo ECOTRANSFER, progetto finanziato dal PSR della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’operazione 1.2.01 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, i tecnici di CAA hanno deciso di porre il focus della divulgazione sui danni da cimice asiatica sulle colture a raccolta più tardiva, come ad esempio il melo e la soia.
Per questo motivo, durante la terza visita guidata dimostrativa in campo, organizzata mercoledì 02 ottobre 2024 presso l’Agriturismo Le Rondini, per divulgare i risultati ottenuti nel corso dei passati progetti GOI HALY.BIO e A&K, dei quali CAA era partner effettivo, sono state, in primo luogo, mostrate ai partecipanti con accuratezza le differenze tra i danni da cimice asiatica e i danni che altri insetti fitofagi possono arrecare alla coltura del melo in questo periodo.
Infatti, le colture a raccolta tardiva come il melo sono colture particolarmente soggette ad attacchi concomitanti di una serie di diversi fitofagi. Durante la visita, infatti, è stato possibile mostrare a tutti i partecipanti la differenza tra i danni causati sulle mele da Cimice asiatica e quelli causati, ad esempio, dalla mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata). In questa azienda, infatti, caratterizzata principalmente da indirizzo frutticolo misto, le popolazioni di mosca mediterranea si sono rivelate particolarmente alte, con conseguenti danni su melo superiori, su alcune varietà, anche al 50%.
Il monitoraggio delle popolazioni di questi insetti è fondamentale
Sono quindi state mostrate le trappole utilizzate sia per il monitoraggio di Cimice asiatica, le stesse utilizzate per monitorarne le popolazioni durante il progetto A&K, che per il monitoraggio di Ceratitis capitata. Il monitoraggio di questo insetto nel 2024 è stato promosso dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso il suo Settore fitosanitario, e i tecnici di CAA vi hanno preso parte attraverso il monitoraggio delle popolazioni in diverse aziende, tra cui quella oggetto della terza visita dimostrativa.
Su melo, quello che è emerso dalla visita è stato che, a fronte di un ormai bassissimo livello di catture di cimice asiatica in campagna, poiché ormai l’insetto in questo periodo ha cominciato a spostarsi all’interno dei fabbricati in cerca di riparo, le popolazioni di C. capitata si sono rilevate ancora piuttosto alte anche in questo periodo, con catture settimanali superiori ai 200 individui.
Su soia, al contrario, le popolazioni di cimice si sono rivelate ancora molto alte, con accertata presenza non solo di cimice asiatica ma anche di altre specie le quali, a ridosso della raccolta, possono causare sulle piante colpite il fenomeno del rinverdimento (greening o stay green), facendole rimanere verdi compromettendo la maturazione dei baccelli, la senescenza della pianta ed ostacolando le operazioni di raccolta.
Alla fine della visita, sono poi stati mostrati a tutti i partecipanti, attraverso la consegna di materiale informativo, i risultati delle tecniche messe a punto nel corso dei GOI A&K e HALY.BIO, al fine di far conoscere ad agricoltori e tecnici di campo coinvolti nella visita le sperimentazioni in atto per il contrasto di cimice asiatica, volte da una parte a ridurre i danni e dall’altra a migliorare la sostenibilità della difesa.
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