Nel progetto ECOTRANSFER vengono divulgate informazioni utili anche per difendersi dalla cimice asiatica
La cimice asiatica (Halyomorpha halys) rappresenta da oltre dieci anni una minaccia per numerose coltivazioni in Italia. Si tratta infatti di un insetto invasivo e polifago, capace di causare danni significativi in particolare su tante frutticole, pomodoro e soia, causando ingenti perdite economiche per gli agricoltori.
Una delle colture più colpite nella pianura emiliana è sicuramente il pero, di cui la cimice rappresenta una delle problematiche chiave. È infatti capace di attaccarlo in tutte le fasi di sviluppo, sottraendo linfa dai frutti e dalle foglie. I danni sono però principalmente visibili a carico dei frutti, sui quali l’attacco dell’insetto provoca la comparsa di macchie necrotiche, numerose deformità e cascola prematura, rendendoli non commerciabili.
La lotta contro la cimice asiatica è estremamente difficoltosa, in quanto questo pericoloso insetto è molto resistente; di conseguenza, la maggior parte degli insetticidi consentiti sulla coltura non evidenziano un totale effetto abbattente, soprattutto sullo stadio adulto.
Per questo motivo, la difesa della coltura da questa avversità richiede un approccio integrato, caratterizzato dalla combinazione di diverse strategie. Tra queste, uno tra i metodi di difesa più efficaci è rappresentato dall’utilizzo di trappole.
L’utilizzo di trappole specifiche per la cimice asiatica rappresenta infatti un metodo di controllo ecocompatibile e altamente selettivo. Esistono, tuttavia, diverse tipologie di trappole, alcune più efficaci di altre.
Molte delle trappole specifiche per cimice asiatica sono state testate nel corso di alcuni progetti GOI ai quali CAA ha partecipato come partner. Tra questi, si possono ricordare i progetti GOI A&K e HALY.BIO. Il primo dei due, in particolare, aveva proprio l’obiettivo di studiare e validare una strategia di Attract and Kill specifica per cimice asiatica.
Questa strategia era basata sull’utilizzo di feromoni di aggregazione altamente specifici per la cimice, capaci di attirare grosse quantità di questi insetti su particolari trappole dotate di rete impregnata di insetticida come metodo di abbattimento degli esemplari attirati.
Le trappole mostrate in campo
Queste e altre tipologie di trappole, unitamente ai risultati del progetto, sono stati ampiamente mostrati durante la prima visita dimostrativa in campo, organizzata da CAA nell’ambito dell’Azione 3 del progetto informativo e dimostrativo ECOTRANSFER, finanziato dal PSR della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’operazione 1.2.01 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”.
Durante questa visita, realizzata giovedì 18 luglio 2024 presso la Società agricola Bonzagni, sono state mostrate tutte le trappole testate e sperimentate negli anni da CAA per la cattura di cimice asiatica. Le trappole erano state precedentemente installate vicino o all’interno del pereto oggetto della visita guidata, durante la quale sono state mostrate le catture di ciascuna di esse, nonché il loro funzionamento e montaggio pratico.
Nel corso delle prossime due visite dimostrative in campo, che verranno organizzate in altre aziende del territorio, saranno mostrate altre trappole innovative ancora poco sperimentate ma molto promettenti e il programma di lotta biologica basato sull’introduzione del nemico naturale della cimice asiatica Trissolcus japonicus (vespa samurai), argomento del progetto HALY.BIO.
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