Ultima visita dimostrativa in campo per divulgare i progressi nella difesa sostenibile delle colture orticole.
Come previsto dall’Azione 1 del progetto informativo e dimostrativo ECOTRANSFER, progetto finanziato dal PSR della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’operazione 1.2.01 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, è stata realizzata da CAA la terza ed ultima visita guidata dimostrativa in campo per divulgare le innovazioni messe a punto nel progetto GOI ORTOAMBIENTE.
La visita si è svolta il giorno venerdì 26 luglio 2024 presso uno dei campo prova di lattuga dell’azienda agricola Naturalmente Laffi, nel quale in occasione della seconda visita erano state installate lungo il perimetro delle trappole a feromoni specifiche per la cattura di un pericoloso insetto, il Lygus rugulipennis.
Durante la terza visita queste trappole sono state controllate e svuotate da parte dei tecnici di CAA, per mostrare ai partecipanti e agli interessati le catture di Lygus, per spiegare bene loro la morfologia dell’insetto e il come riconoscere il sesso degli esemplari catturati. Queste attività risultano di particolare importanza pratica per gli agricoltori, in quanto sono molte le colture orticole sensibili agli attacchi di questo pericoloso fitofago, sia in pieno campo che in serra.
CAA sempre al passo con l’innovazione della difesa sostenibile
Successivamente ad aver mostrato i risultati di questa strategia sostenibile per la difesa da L. rugulipennis su lattuga, i partecipanti alla visita sono stati portati presso la sede aziendale di Naturalmente Laffi, dove è in atto una prima sperimentazione di due tipologie di trappole innovative per l’orticoltura, capaci di catturare, tra gli altri insetti, anche il Lygus.
Le trappole in questione sono state infatti studiate per altri tipi di insetto, come zanzare e cimici, tuttavia, grazie al loro posizionamento in questo periodo all’interno di campi di orticole, è possibile catturare grandi quantitativi di questo pericoloso insetto.
Entrambe le tipologie di trappole sfruttano il potere attrattivo, soprattutto durante le ore serali, di particolari luci a led dotate di una lunghezza d’onda capace di attirare numerose specie di insetti.
Nell’azienda Laffi queste trappole sono state installate all’interno di un esteso campo di zucchino, coltura anch’essa molto suscettibile agli attacchi di L. rugulipennis.
È stato quindi mostrato ai partecipanti il meccanismo d’azione di queste trappole, nonché il contenuto dei serbatoi di cattura.
Nonostante l’assenza di un innesco con feromoni attrattivi verso questo insetto, queste innovative tipologie di trappole hanno permesso le catture di un enorme quantitativo di L. rugulipennis, di molto superiori rispetto a quelle osservate mediante l’utilizzo delle trappole durante la prima parte della visita.
Queste trappole, nonostante siano ancora in fase sperimentale per l’orticoltura, potrebbero quindi rappresentare una possibile soluzione sostenibile alla difesa di questo pericoloso insetto.
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