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13 Dicembre 2024ECOTRANSFER

I risultati della sperimentazione sulla vite divulgati agli agricoltori nell’ultima visita dimostrativa del progetto ECOTRANSFER

Come previsto dall’Azione 4 del progetto informativo e dimostrativo ECOTRANSFER, progetto finanziato dal PSR della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’operazione 1.2.01 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, i tecnici del Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” hanno organizzato la terza ed ultima visita dimostrativa mirata alla divulgazione ad un gran numero di viticoltori di tuti i principali risultati delle innovazioni messe a punto durante il progetto GOI Viteambiente, del quale CAA era capofila.

Quest’ultima visita è stata realizzata presso la Foresteria Cavicchioli di San Prospero (MO) il giorno 05 Dicembre 2024 e ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di viticoltori, particolarmente interessati alle innovazioni proposte.

Durante la visita, infatti, gli agricoltori sono stati per prima cosa portati in campo per osservare il vigneto nel quale i tecnici di CAA avevano allestito una prova sperimentale di difesa da cocciniglia durante il periodo estivo. Sono stati quindi mostrati loro il protocollo operativo, i prodotti utilizzati per la valutazione dell’efficacia e una prima bozza degli interessanti risultati ottenuti dalla prova, i quali sono tutt’ora in fase di elaborazione.

Successivamente, tutti i partecipanti sono stati fatti accomodare all’interno della sala principale della Foresteria dove, in collaborazione con il Servizio fitosanitario di Modena, i tecnici di Cantine Riunite e del CNR di Bologna, si sono susseguiti degli interventi molto interessanti riguardanti la difesa della vite e alcune delle esperienze messe a punto nel corso del GOI Viteambiente.

Gli interventi informativi e dimostrativi

Il primo relatore è stato Pierpaolo Bortolotti del Servizio fitosanitario di Modena, il quale ha fatto il punto sulla stagione della vite attraverso un preciso bilancio fitosanitario della coltura che ha messo in luce le principali problematiche che si sono verificate durante il 2024, come ad esempio il problema dei giallumi della vite o dello scafoideo. 

Il dottor Bortolotti è stato seguito dalla sua collega, la Dottoressa Nannini, che ha invece posto l’enfasi del suo intervento sulla difesa della vite dalla peronospora attraverso l’utilizzo di induttori di resistenza. Questa strategia di difesa sostenibile, mirata alla riduzione dell’utilizzo del rame nella difesa della vite, ha avuto proprio origine dal progetto GOI Viteambiente ed è stata in seguito investigata per diversi anni anche dopo la conclusione del progetto. Entrambe le relazioni del Servizio fitosanitario di Modena sono stati molto interessanti per i viticoltori presenti, i quali sono intervenuti con numerose domande.

Come ultimo relatore della visita dimostrativa è intervenuto il Professor Stefano Di Marco, uno dei più importanti esperti a livello nazionale del Mal dell’esca della vite, malattia che è stata proprio il focus del suo intervento. Il professor Di Marco ha, in primo luogo, svolto una approfondita analisi della malattia, dagli agenti causanti ai sintomi. Successivamente, si è concentrato invece sulla difesa della vite dalla malattia, analizzando tutte le possibili strategie di prevenzione e difesa passiva. Tra queste, la strategia adottata nel corso del GOI Viteambiente, basata sull’utilizzo di Trichoderma come induttore di resistenza, volto ad aumentare e migliorare la capacità della pianta di rispondere ad attacchi patogeni e potenziare la biodiversità funzionale, è sicuramente una delle più efficaci.

Anche al termine di questa relazione, gli agricoltori presenti sono intervenuti con numerose domande rivolte al professore, sintomo del fatto che ci sia un notevole interesse allo sviluppo di una tecnica sostenibile di contenimento delle avversità della vite.

Al termine della visita, è stato distribuito a tutti i presenti materiale informativo riguardante il progetto GOI Viteambiente e le presentazioni effettuate durante la visita, al fine di incentivare la diffusione di una viticoltura più sostenibile. 

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