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24 Luglio 2024AGROECOLOGIA

Continua la divulgazione sulle tecniche sostenibili per la difesa della Barbabietola da zucchero

Le tecniche agroecologiche di difesa della barbabietola da zucchero sviluppate nel corso del progetto GOI BITBIO sono state nuovamente protagoniste di divulgazione grazie alla seconda visita dimostrativa guidata in campo, realizzata dal Centro Agricoltura Ambiente G. Nicoli” S.r.l. nell’ambito dell’Azione 2 del progetto informativo e dimostrativo ECOTRANSFER, finanziato dal PSR della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’operazione 1.2.01 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione.

La dimostrazione in campo continua 

Se durante la prima visita guidata era stato posto il focus sull’utilizzo di bordure vegetali attrattive nei confronti delle altiche, tecnica molto utile per salvaguardare la barbabietola nelle prime fasi di sviluppo, nel corso della seconda visita dimostrativa, svolta il 21 giugno 2024 presso la Società agricola Bonzagni, è stato fatto un approfondimento molto dettagliato sull’importanza del monitoraggio di altri insetti dannosi a questa rilevante coltura.

In particolare, gli esperti del CAA, nel corso di questa seconda visita guidata in campo, hanno mostrato ad agricoltori e tecnici interessati come impostare un efficacie sistema di monitoraggio di Elateridi (Agriotes spp.), Cleono (Conorrhynchus mendicus) e Lisso (Lixus junci principalmente), basato sull’impiego di particolari trappole, capaci di fornire importanti informazioni circa la presenza e la severità delle infestazioni di questi pericolosi fitofagi.

L’obiettivo ultimo di questo importante monitoraggio è sempre quello di contribuire a limitare o addirittura escludere il ricorso a trattamenti insetticidi potenzialmente pericolosi per l’entomofauna utile, laddove il monitoraggio non ne evidenzi la necessità, migliorando il profilo di sostenibilità della coltivazione della barbabietola da zucchero.

È stato spiegato in primis come impostare correttamente il piano di monitoraggio per gli adulti di elateridi, condotto tramite trappole a feromoni, in modo da non commettere errori in merito al giusto timing di installazione sia delle trappole che dei feromoni specifici per ciascuna specie di elateride presente nei nostri ambienti emiliano-romagnoli. Sono, successivamente, state mostrate nel dettaglio le tipologie di trappole da utilizzarsi per il monitoraggio dell’inizio delle infestazioni di Lisso (trappole cromoattrattive gialle a colla) e di Cleono (trappole a caduta “pitfall traps”), nonché la loro corretta installazione in campo. Anche nel corso di questa visita, sono stati distribuiti i risultati della sperimentazione condotta durante il progetto BITBIO a tutti gli agricoltori, i tecnici di campo e gli studenti che hanno partecipato alla visita.

Nel corso della prossima ed ultima visita guidata in campo, che verrà organizzata in concomitanza con la raccolta delle barbabietola da zucchero in campo, verranno mostrati i dettagli dei danni degli attacchi di Cleono e Lisso e delle ripercussioni che questi hanno sulla produzione finale e sulla redditività della coltura.

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