Induttori di resistenza, una soluzione sostenibile nella difesa contro le malattie della vite
A pochi giorni dalla prima visita guidata dimostrativa in campo dell’Azione 4 del progetto informativo e dimostrativo ECOTRANSFER, progetto finanziato dal PSR della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’operazione 1.2.01 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, durante la quale i tecnici di CAA hanno mostrato ai presenti gli aspetti agronomici ed enologici della vecchia cultivar di vite Alionza, è stata organizzata e realizzata anche la seconda visita guidata dimostrativa in campo per divulgare le altre innovazioni messe a punto nel progetto GOI Viteambiente.
Infatti, all’interno di questo progetto, che ha visto proprio CAA come capofila e che è stato realizzato nelle annate 2018-2019, oltre allo studio della resistenza delle vecchie cultivar di vite nei confronti delle principali patologie fungine, è stata approfonditamente investigata anche la possibilità di utilizzare il Silicio come induttore di resistenza, volto ad aumentare e migliorare la capacità della pianta di rispondere ad attacchi patogeni e potenziare la biodiversità funzionale.
Lo scopo di queste prove, all’interno del progetto, era quello di sviluppare una tecnica sostenibile di contenimento delle avversità della vite, con particolare riferimento alla Peronospora, in previsione della riduzione dei quantitativi di rame utilizzabili in agricoltura, al fine di un miglioramento della biodiversità e della funzionalità del suolo.
La seconda visita guidata dell’Azione 4 del progetto ECOTRANSFER
Per divulgare i risultati di queste sperimentazioni è stata quindi organizzata la seconda visita guidata dimostrativa on farm, che si è svolta il giorno giovedì 02 settembre 2024 presso la Società agricola Folicello, nella quale, anche a seguito del termine delle prove sperimentali previste dal progetto Viteambiente, l’agricoltore ha deciso di continuare a percorrere la strada degli induttori di resistenza per aiutare le proprie piante di vite ad essere pronte a rispondere alla comparsa di eventuali patologie.
Durante la visita, infatti, l’agricoltore ha tenuto un discorso molto sentito sull’importanza della sperimentazione e delle prove svolte durante il progetto Viteambiente e su quanto queste prove abbiano aiutato lui e la sua azienda a comprendere meglio tutti i meccanismi che intervengono nella difesa delle piante dai patogeni. Al discorso dell’agricoltore sono seguite interessanti relazioni da parte di tecnici di CNR, partner effettivi del progetto, e del Consorzio fitosanitario provinciale di Modena, che hanno riguardato gli aspetti più pratici ed applicativi della tecnica.
Inoltre, sono stati mostrati ai partecipanti e agli interessati, in collaborazione con l’agricoltore, tutti i risultati delle sperimentazioni svolte in azienda sulla vite e la successiva fase di vendemmia. È, infine, stato distribuito a tutti i presenti materiale informativo sugli induttori di resistenza utilizzati durante le prove e qualche ultima novità relativa al mondo di questa tipologia di prodotti, nell’ottica di incentivarne l’utilizzo da parte di viticoltori e tecnici di campo.
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