L’innovazione nella difesa della lattuga torna protagonista della divulgazione grazie al progetto ECOTRANSFER
La difesa della lattuga dagli afidi attraverso l’utilizzo di bordure capaci di attirare i loro nemici naturali è stata una delle tecniche messe a punto durante il progetto GOI ORTOAMBIENTE che ha fornito i risultati più interessanti.
Questa tecnica è stata presentata da parte del Centro Agricoltura Ambiente “G. Nicoli” S.r.l. durante la prima visita dimostrativa in campo dell’Azione 1 del progetto informativo e dimostrativo ECOTRANSFER, finanziato dal PSR della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’operazione 1.2.01 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, progetto col quale CAA si è posto l’obiettivo di far conoscere le tecniche e i risultati della sperimentazione agroecologica condotta negli anni al maggior numero di agricoltori e tecnici di campo.
La sperimentazione messa a punto durante ORTOAMBIENTE
All’interno dell’Azione 1 del progetto ECOTRANSFER, CAA ha realizzato una seconda visita guidata dimostrativa in campo, svolta il giorno 5 luglio 2024 presso l’azienda agricola Naturalmente Laffi, nella quale la lattuga è tornata nuovamente oggetto della divulgazione. Durante questa visita, tuttavia, il focus della divulgazione è stato rivolto alla difesa sostenibile di una altro insetto, molto pericoloso dal punto di vista commerciale per la coltura della lattuga, il Lygus rugulipennis.
Questo insetto, grazie al suo apparato boccale, è in grado di iniettare con le sue punture particolari enzimi capaci di creare necrosi sulle foglie di lattuga, rendendole di fatto non commerciabili.
La tipica lotta a questo insetto è di tipo chimico e vede necessaria una ingente quantità di trattamenti fitosanitari per ridurre la problematica.
All’interno del progetto ORTOAMBIENTE, tuttavia, CAA, in concerto con l’Università di Bologna e gli altri partner, ha invece sperimentato l’utilizzo massiccio di particolari trappole innescate con feromoni attrattivi verso questo insetto, nel tentativo di diminuirne in modo sostenibile le popolazioni e conseguentemente, i danni sulla coltura.
La sperimentazione messa a punto durante il progetto ORTOAMBIENTE ha evidenziato dei buoni e incoraggianti risultati, con riduzioni del danno su lattuga grazie all’impiego di questa tecnica, anche superiori al 30%. Per questo motivo, CAA ha deciso di realizzare questa visita per aumentare la consapevolezza tra gli agricoltori e i tecnici che li assistono del fatto che la difesa è possibile anche senza ricorrere a numerosi trattamenti chimici, potenzialmente pericolosi per gli insetti utili naturalmente presenti in campo.
Durante la visita, è stato quindi mostrato a tutti i partecipanti come montare le trappole, come innescarle con il feromone specifico, come installare le trappole nel campo di lattuga e, infine, come riconoscere l’insetto dannoso una volta catturato. Le trappole montate dai tecnici di CAA nel campo dimostrativo verranno svuotate per mostrarne il contenuto e le catture fatte durante la terza ed ultima visita dell’Azione 1 del progetto ECOTRANSFER.
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