Il monitoraggio ambientale e i sistemi informativi geografici
Per monitoraggio ambientale si intende la somma di osservazioni, misurazioni e raccolta dati di un determinato ambiente, con l’obiettivo di rilevarne i mutamenti.
Tale attività permette un controllo costante degli impatti ambientali causati dalle opere in costruzione. Rilevare eventuali impatti negativi e rettificarli è fondamentale per minimizzare il più possibile i danni.
Il tecnico di monitoraggio ambientale è la figura che si occupa di analizzare periodicamente i dati, controllando anomalie o deterioramenti.
Monitoraggio ambientale: piani, tecniche e indicatori
Quella del monitoraggio ambientale è – di base – un’operazione molto complessa, che richiede tempo e attenzione.
Importantissimo per limitarne le difficoltà, è il corretto utilizzo degli indicatori biologici: animali, piante o funghi sensibili al cambiamento
Gli indicatori sono in grado di accumulare sostanze in natura estranee all’ambiente e – una volta in laboratorio – permetterne lo studio.
Ovviamente, i piani di monitoraggio ambientale variano in base alle specifiche del progetto.
Ogni piano deve infatti considerare le condizioni delle autorità ambientali dell’area, soggetta al controllo ambientale.
L’origine dei Sistemi Informativi Geografici (GIS)
G.I.S – Geographic Information System – è un sistema in grado di attribuire a qualsiasi tipo di dato delle coordinate geografiche.
Nata come disciplina relativamente nuova negli anni ’60, raggiunge una vera e propria esplosione nel ventennio successivo, grazie alla sostanziale riduzione dei prezzi degli hardware.
Inizialmente utilizzata solo nei personal computer, la tecnologia legata ai GIS compie un sostanziale passo avanti intorno agli anni 2000, sfruttando totalmente la rete internet.
I cosiddetti Desktop GIS iniziano quindi ad adeguarsi al web (Web GIS), diventando compatibili anche con tablet e smartphone (Mobile GIS).
Oggi, il monitoraggio ambientale, rientra tra i numerosi campi di utilizzo dei GIS che forniscono una visione rapida dei rischi delle aree da salvaguardare.
I GIS e le competenze del Centro Agricoltura Ambiente
I GIS supportano le attività di valutazione, monitoraggio, mitigazione e possono essere utilizzati anche per generare modelli ambientali.
Mappe di base, come foto aeree o carte tecniche regionali, possono essere sovrapposte con altri livelli informativi all’interno dei software GIS, per visualizzare informazioni e relazioni spaziali.
Il Sistema Informativo Territoriale consente inoltre una migliore comprensione delle relazioni che influenzano una determinata condizione ambientale critica.
Al fine di pianificare e monitorare i problemi ambientali, la valutazione dei pericoli e dei rischi diventa la base per le decisioni di pianificazione e per le attività di mitigazione.
L’avvento dei cosiddetti mobile GIS ha inoltre digitalizzato la raccolta dati direttamente in campo, facilitandone l’acquisizione e l’elaborazione in ufficio.
Il Centro Agricoltura Ambiente, ha sviluppato nel corso degli anni competenze fondamentali nell’applicazione di questi sistemi.
Nei piani di lotta integrata, censimento del verde, monitoraggio delle zanzare e nella gestione dei rifiuti, i tecnici del Centro sfruttano al massimo le loro capacità, ottenendo prodotti e servizi geografici professionali.
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