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Antagonisti naturali: una risorsa da preservare

Nel corso dell’anno, insetti potenzialmente dannosi per le piante fanno la loro comparsa sulle colture. In molti casi però, le loro popolazioni sono perfettamente controllate dagli antagonisti naturali.

Gli antagonisti naturali sono importanti alleati nel controllo biologico in agricoltura, in grado di contenere naturalmente le attività di organismi dannosi e di rendere del tutto inutile il ricorso ad insetticidi indiscriminati.

Nel tempo, l’uso sconsiderato di pesticidi chimici ha, il più delle volte, sconvolto gli equilibri naturali riducendo la presenza di questi alleati naturali nei nostri campi coltivati.

Il controllo biologico degli organismi dannosi andrebbe quindi incentivato, creando condizioni ambientali sempre più favorevoli all’insediamento e al mantenimento degli organismi utili.

Antagonisti naturali: quali vantaggi apportano sulle colture e nell’ambiente?

Se opportunamente impiegati, gli antagonisti naturali mantengono i parassiti delle piante entro soglie di tolleranza, facendo diminuire l’utilizzo dei pesticidi.

Insetti predatori e parassitoidi

Antagonisti naturali

Tra gli antagonisti naturali, gli organismi predatori cacciano attivamente gli insetti dannosi mantenendo le loro popolazioni entro livelli accettabili e riducendo i danni alle colture. Tra le specie di insetti predatori di maggior interesse agronomico, troviamo le coccinelle e i sirfidi.

Coccinelle e sirfidi predano gli afidi e, in condizioni normali, riducono da soli le infestazioni a livelli tali da non giustificare alcun trattamento insetticida. Le coccinelle, in particolare, sono predatori formidabili, attivi sia da adulti che da larve. I sirfidi, confusi a volte con piccole api o vespe, sono attivi predatori da larve, mentre da adulti sono utili impollinatori.

I parassitoidi adulti non si nutrono direttamente degli insetti dannosi, ma collocano il loro uovo all’interno o all’esterno di un ospite. Nel caso degli afidi, la larva neonata del parassitoide inizia a divorare l’afide dall’interno fino al completamento dello sviluppo.  In seguito, il nuovo parassitoide adulto abbandona le spoglie dell’afide e dopo l’accoppiamento, è in grado di parassitizzare a sua volta.

Tra i parassitoidi, risultano di particolare attualità gli imenotteri, parassitoidi delle uova dalla temuta cimice asiatica, un insetto estraneo all’ecosistema italiano che sta causando ingenti danni e che sta diventando sempre più dominante e pericoloso.

E’ importante attendere l’arrivo spontaneo di tutti questi insetti utili sulle piante infestate. La presenza di numerose specie vegetali autoctone nell’ambiente consente a insetti predatori e parassitoidi di stazionare permanentemente nel giardino, nell’orto o nel campo coltivato, passando da una pianta all’altra.

Qualsiasi intervento insetticida andrebbe evitato, soprattutto su piante in fiore, in quanto provocherebbe la morte certa anche di api e farfalle.

Acari

Anche diverse specie di acari predatori trovano impiego nel controllo biologico delle colture. Gli acari predatori sono aracnidi che possono essere utilizzati in agricoltura biologica per predare altri acari fitofagi e dannosi.

Nematodi

I nematodi sono minuscoli esseri viventi molto selettivi e innocui per i vertebrati e gli organismi non bersaglio. Il loro nutrimento e la loro riproduzione avvengono infatti solo sulle larve degli insetti ospiti.

La forma attiva dei nematodi entomofagi raggiunge le larve degli insetti nocivi, per penetrarle solo quando l’umidità del suolo è elevata.

Come attrarre gli antagonisti naturali nell’orto

antagonisti naturali

La coltivazione di un orto biologico deve presupporre strategie agronomiche in grado di garantire agli antagonisti naturali prede e rifugi per i periodi stagionali sfavorevoli.

L’introduzione di infrastrutture ecologiche, come siepi, fasce alberate e inerbimenti, è particolarmente utile ad una gestione biologica del campo coltivato e dell’orto domestico, in quanto garantisce agli antagonisti naturali adeguate fonti di cibo e rifugi naturali.

Anche la realizzazione di “Hotel per insetti”, piccole casette artigianali dove gli antagonisti naturali e le api selvatiche possono svernare, fornisce un valido aiuto alla gestione biologica delle colture.

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