Api e miele: l’importanza delle analisi polliniche
Api e miele sono elementi naturali da sempre connessi tra di loro, ma quale relazione hanno con il polline?
Tra le mille sfaccettature della palinologia esiste anche quella estremamente affascinante dello studio dell’origine botanica e geografica di un determinato campione.
Sul miele, i ricercatori osservano quindi quale tipologia di polline è presente e in quale quantità.
Perché?
Scopriamolo insieme.
Api e miele: come avviene la produzione del nettare dorato?
Il miele è un alimento prodotto dalle api grazie al nettare raccolto dai fiori.
Nella ferrea ed estremamente funzionale, scala gerarchica delle api sono quelle più anziane, dette “bottinatrici”, a occuparsi della raccolta di cibo, volando sotto lo sguardo attendo dei predatori.
Una volta raggiunto il fiore, l’ape aspira più nettare possibile, raccogliendolo e conservandolo all’interno della borsa melaria. Qui, il nettare viene trasformato e combinato ad altre sostanze, per poi essere immagazzinato nelle celle dei favi, splendide “strutture” in cera costruite dalle api.
All’interno delle celle, le api mantengono il miele a una temperatura stabile, sottoponendolo a costante ventilazione e favorendo l’evaporazione dell’acqua presente. Questo passaggio permette l’ottenimento di un miele denso e molto più semplice da conservare, grazie alla ridotta presenza di batteri e lieviti.
Come fanno le api a raccogliere il polline?
L’obiettivo delle api bottinatrici è quello di raccogliere più nettare possibile ma anche di tornare alla base provviste di polline.
Ammirando un’ape da vicino è possibile infatti notare che la sua struttura è totalmente ricoperta di peli: sono loro i responsabili dell’impollinazione!
Di conseguenza, quando un’ape visita un fiore, viene totalmente ricoperta dai granuli pollinici. Parte di questo “carico” viene trasportato all’alveare mentre, la rimanente porzione, viene veicolata di fiore in fiore, consentendone la riproduzione.
Che cos’è l’analisi melissopalinologica?
Api e miele non vantano quindi una relazione totalmente esclusiva.
Durante il trasporto del nettare dorato, rimane infatti – al suo interno – una traccia del polline proveniente dai fiori visitati dalle api.
Questo residuo è l’oggetto di studio della melissopalinologia: la disciplina scientifica che analizza, appunto, i resti di polline presenti nel miele.
Oltre a comprendere l’origine botanica e geografica del nettare – e conseguentemente della sua pianta di provenienza – l’analisi melissopalinologica permette di fare chiarezza riguardo a eventuali contraffazioni presenti nelle etichette dei prodotti, valutandone interamente i principi e confrontandoli con quelli indicati.
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