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Il ritorno di El Niño: temperature record e allarme zanzare

È tornato El Niño, il fenomeno climatico con cadenza periodica che si manifesta con l’aumento della temperatura superficiale dell’Oceano Pacifico e che provoca conseguenze meteorologiche intense su scala planetaria.

La sua ricomparsa non suggerisce nulla di buono: durante El Niño infatti le normali correnti oceaniche iniziano a diminuire o addirittura invertire la loro direzione e  diventano insolitamente calde, causando un impatto significativo sul clima globale. Tale effetto si estende anche all’atmosfera, causando cambiamenti nei modelli di pressione atmosferica e aumentando notevolmente le temperature medie del pianeta.

L’innalzamento delle temperature favorisce un altro delicato problema sanitario: la diffusione di focolai di malattie trasmesse dagli insetti come la malaria e la febbre dengue. Le temperature record che si verificano durante El Niño agevolano infatti riproduzione e punture delle zanzare.

el Niño

El Niño e La Niña: il sistema climatico ENSO

El Niño non è il solo fenomeno a influenzare il clima globale. La Niña è infatti la sua parte speculare e come tale si verifica quando la temperatura delle acque dell’Oceano Pacifico scende al di sotto della media.

Insieme, questi due fenomeni costituiscono il ciclo ENSO (El Niño-Southern Oscillation), un complesso sistema climatico che coinvolge l’interazione tra l’Oceano Pacifico equatoriale e l’atmosfera sovrastante. El Niño e La Niña sono le sue due fasi estreme, caratterizzate da anomalie termiche e risposte atmosferiche associate.

Secondo il comunicato dell’Organizzazione meteorologica mondiale, dopo tre anni la Niña è infatti terminata e  l’Oceano Pacifico è rientrato in una situazione di neutralità definita ENSO-neutral che però è durata molto poco: l’arrivo della sua controparte è stato infatti immediato e ha portato con sé forti timori e perplessità.

Secondo gli studi dell’OMM, la probabilità che almeno uno dei prossimi cinque anni, e il quinquennio nel suo insieme, sia il più caldo mai registrato è del 98%. Le conseguenze di tale surriscaldamento sono ovviamente estremamente preoccupanti: non solo consistenti modifiche nei pattern di precipitazioni, ma vere e proprie mutazioni nei modelli di corrente ed effetti negativi sulle risorse naturali, sull’agricoltura, sulle riserve idriche, sulle foreste e sulla biodiversità.

Emergenza sanitaria: allarme zanzare

L’aumento delle temperature causato da El Niño è motivo di forti preoccupazioni, sia dal punto di vista climatico che sanitario.

Durante la sua permanenza aumentano infatti le perturbazioni, mentre rallenta drasticamente la crescita della vegetazione nella foresta pluviale amazzonica, limitando l’assorbimento dell’anidride carbonica da parte delle piante e favorendo la sua propagazione in atmosfera.

Non solo, con El Niño aumenta il già preoccupante allarme zanzare: questi insetti infatti trovano nel caldo torrido la condizione ideale per nutrirsi e procreare aumentando il rischio di arbovirosi, malattie infettive causate da virus trasmessi da vettori artropodi durante il pasto di sangue che compiono sull’ospite.

Una problematica che si somma, e non con poca influenza, alle già critiche conseguenze apportate da ENSO.

fonti: The Conversation 

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