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La parola dell’esperto: il rapporto tra uomo e natura

Nell’ultima puntata della nostra rubrica La parola dell’espertoEmanuele Ziaco – docente e ricercatore dell’Università di Mainz che si occupa di dendrocronologia degli alberi e di anatomia del legno – invita a riflettere sul rapporto tra uomo e natura, soffermandosi sulla longevità degli alberi.

In natura esistono infatti testimoni viventi della storia che sfidano il passare del tempo: alberi maestosi, con le loro radici profonde e le fronde antiche che ci parlano di un’epoca che va oltre la nostra comprensione.

L’immagine di alberi secolari – che si ergono a sentinelle del tempo –  ci apre gli occhi su un concetto di durata che supera di gran lunga la breve vita dell’uomo. In Italia, possiamo trovare esemplari che sfiorano gli 800, 1000, persino i 1200 anni di età. Questi alberi narrano storie di epoche passate, di cambiamenti climatici, di eventi storici che hanno segnato la Terra.

Ma c’è un albero che sovrasta tutti gli altri in età e grandezza. Un gigante silenzioso, nascosto tra le montagne della California, il cui tronco possente è testimone di più di 5000 anni di storia. Quest’albero ha visto sorgere civiltà, imperi e regni, ha assistito alla nascita di Roma e alle sue prime epoche.

Parliamo di questo e di molto altro nell’ultima puntata de “La parola dell’esperto” insieme a Emanuele Ziaco.

Uomo e natura: il tempo degli alberi millenari

Per il dottor Ziaco, la storia di questi alberi millenari ci porta inevitabilmente a riflettere sul nostro posto nel mondo, sulla nostra dimensione temporale e sulla relazione tra uomo e la natura.

In un mondo che sembra sempre più veloce e incalzante, dove il progresso e la tecnologia ci catapultano verso il futuro, ci sono questi giganti verdi che ci ricordano la nostra fugace presenza. In 5000 anni, quante civiltà sono scomparse, quante società si sono sviluppate e sono crollate, quante vite umane sono venute e andate? Eppure, in tutto questo tempo, l’albero è rimasto, immutato e saldo.

Questi alberi secolari sono le testimonianze di un mondo che esisteva prima di noi e che continuerà a esistere, anche quando noi saremo solo un ricordo.

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