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Cambiamento climatico e malattie trasmesse da vettori

Il cambiamento climatico globale sta emergendo come una delle sfide più urgenti del nostro tempo, con effetti che vanno ben oltre l’ambiente stesso.

Uno degli impatti più evidenti è sicuramente l’aumento delle malattie trasmesse da vettori, come zanzare e zecche, che trovano nuovi habitat e condizioni ideali di propagazione in un clima in evoluzione.

Le malattie trasmesse da vettori coinvolgono parassiti, batteri, protozoi e virus agenti patogeni che vengono trasmessi agli esseri umani e ad altri vertebrati attraverso la puntura di artropodi ematofagi infetti tra cui zanzare, zecche, pappataci, ceratopogonidi, cimici triatomine, muscidi glossinidi e simulidi. Si stima che circa 6,3 miliardi di persone vivano in aree a rischio di queste malattie, con oltre 300 milioni di casi e più di 700.000 decessi all’anno.

Attualmente, malaria e febbre dengue rappresentano i maggiori carichi di malattia.

La malaria è causata dai parassiti del genere Plasmodium, trasmessi dalle zanzare Anofeline. A livello globale, si verificano oltre 200 milioni di casi e oltre 500.000 decessi all’anno, colpendo in modo particolarmente elevato i bambini in Africa. Il virus della dengue (DENV) viene trasmesso dalle zanzare del genere Aedes (Stegomyia), principalmente Aedes aegypti e talvolta Aedes albopictus. Si stimano 96 milioni di casi e 40.000 decessi all’anno, e oltre 3,9 miliardi di persone vivono a rischio di infezione da DENV in 129 paesi.

Altre importanti malattie umane trasmesse da vettori includono la febbre gialla, la chikungunya, le malattie da virus Zika (ZIKV), le infezioni da virus del Nilo Occidentale (WNV), encefalite giapponese (JEV), la febbre della Rift Valley, la leishmaniosi, la peste, l’encefalite trasmessa dalle zecche, la malattia di Lyme, la malattia di Chagas, la filariasi linfatica, l’oncocercosi e la tripanosomiasi africana umana.

È quindi evidente che questa intersezione tra cambiamento climatico e salute pubblica richieda un’azione globale e coordinata per mitigare le conseguenze per la salute delle popolazioni in tutto il mondo.

Cambiamento climatico: conseguenze sull’uomo e sulla natura 

Le malattie trasmesse da vettori più importanti negli animali domestici includono la peste suina africana, la febbre della Rift Valley, la bluetongue, la tripanosomiasi animale africana, la peste equina africana e la malattia emorragica epizootica.

Il cambiamento climatico rappresenta un fattore critico che influenza la dinamica di queste malattie e i loro cicli di trasmissione complessi, influenzando sia i vettori che gli ospiti vertebrati attraverso variazioni nella temperatura e nel clima.

Senza riduzioni significative delle emissioni di gas serra, il riscaldamento globale potrebbe portare a condizioni climatiche più instabili e imprevedibili, con impatti negativi diffusi sulla natura e sulla salute umana.

Esempi di questi impatti includono cambiamenti negli ecosistemi, estinzioni di specie e l’aumento di eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità. La comprensione e la gestione di queste malattie richiedono un approccio multidisciplinare che consideri sia i fattori biologici che quelli ambientali.

In un articolo pubblicato recentemente in Nature Reviews Microbiology dal titolo “Effects of climate change and human activities on vector-borne diseases” si esaminano gli effetti potenziali dei modelli meteorologici e delle proiezioni climatiche su vettori, ospiti e patogeni. I punti chiave sono i seguenti:

  • Impatto del clima: Il clima influisce sulla riproduzione, longevità e distribuzione geografica dei vettori, modificando così la loro capacità di trasmettere patogeni. L’aumento della temperatura favorisce la possibilità di introduzione di nuove specie e il loro insediamento stabile (vettore e patogeno), oppure può permetterne l’espansione in latitudine e longitudine.
  • Fattori antropogenici: Cambiamenti nell’uso del suolo come deforestazione e urbanizzazione, mobilità (il ruolo di viaggi e rotte commerciali) e comportamenti umani (individuali e collettivi e i carichi socioeconomici) possono contribuire alla redistribuzione dei vettori e alla diffusione delle malattie.
  • Conseguenze complesse: Gli effetti del cambiamento climatico sulle malattie trasmesse da vettori sono multipli e complessi, talvolta con conseguenze ambigue e difficili da quantificare.
  • Ricerca futura: L’articolo suggerisce ulteriori ricerche per comprendere meglio la dinamica di trasmissione e la diffusione delle malattie in scenari di cambiamento climatico e ambienti alterati dall’uomo.

Il cambiamento climatico e le attività umane avranno senza dubbio un impatto sulla diffusione e il carico delle malattie trasmesse da vettori in tutto il mondo nei prossimi anni e decenni. Gli avanzamenti recenti nelle reti di sorveglianza delle malattie e nelle capacità di sanità pubblica, sviluppati in alcune località durante la pandemia di COVID-19, potrebbero essere estesi per mitigare la crescente minaccia delle infezioni emergenti trasmesse da vettori.

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