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28 Maggio 2024AGROECOLOGIA

Ecotransfer: CAA diffonde i risultati della sperimentazione su importanti colture da seme

Con il progetto informativo e dimostrativo Ecotransfer (finanziato dal PSR della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’operazione 1.2.01 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”), il Centro Agricoltura Ambiente “G. Nicoli” S.r.l. si è occupato della divulgazione dei risultati ottenuti dalla sperimentazione condotta nelle annate 2022-2023, nel corso del progetto GOI ECOSEME.

Il progetto aveva come target principale alcune importanti colture sementiere, quali colza e cavolo. Le colture da seme costituiscono, a livello nazionale, un settore fortemente strategico per il sistema agro-alimentare, con oltre un miliardo di euro di fatturato e con l’Italia che rappresenta il secondo produttore di sementi di qualità a livello europeo e uno dei principali a livello mondiale.

Sfortunatamente queste colture sono spesso soggette ad attacchi di pericolosi fitofagi capaci di arrecare ingenti danni a diversi organi delle piante, tra cui fiori e silique, compromettendo la produzione quanti-qualitativa della semente.

Le attività dimostrative e informative di Ecotransfer 

Nel corso del progetto ECOSEME sono state studiate alcune strategie agroecologiche per valutarne l’efficacia nel contenere le infestazioni di questi fitofagi, senza dover ricorrere a trattamenti insetticidi nel delicato periodo a ridosso della fioritura e quindi potenzialmente pericolosi per le api e gli altri impollinatori.

Queste strategie testate erano orientate ad un approccio di manipolazione del paesaggio, con l’inserimento nel contesto aziendale di particolari bordure attrattive, con funzione di trap-crop (coltura trappola), integrate con l’installazione di un elevato numero di trappole a colla gialle, un colore altamente attrattivo per gli insetti dannosi al cavolo e alla colza, disposte a protezione del perimetro delle piante da salvaguardare.

Le tecniche proposte e i risultati ottenuti sono stati ampiamente divulgati sia con l’invio di schede tecniche dettagliate tramite newsletter, che attraverso l’organizzazione di una visita dimostrativa in campo con la partecipazione congiunta di agricoltori, tecnici di campo, studenti e attori del settore.

Durante questa visita sono state mostrate dal vivo e nel dettaglio le fasi realizzative delle strategie, ponendo enfasi sulla corretta identificazione delle diverse specie di insetti dannosi ed è stato inoltre posto un importante focus sulla salvaguardia delle api attraverso la riduzione dei trattamenti insetticidi localizzati molto vicino alla fioritura, pratica ancora spesso abusata.

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