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Epidemia di Dengue: il contributo del Centro Agricoltura Ambiente

Negli ultimi anni, il mondo ha assistito a un’impennata significativa di casi di Dengue, una malattia virale trasmessa principalmente da due specie di zanzara: Aedes aegypti ed Aedes albopictus.

Il Brasile è il Paese più colpito, seguito da Argentina, Bolivia e Colombia. Questa situazione ha spinto le autorità sanitarie di molte nazioni, tra cui l’Italia, a rafforzare le misure di sorveglianza e prevenzione per evitare la diffusione della malattia.

In Italia, il Ministero della Salute ha emesso una circolare intitolata “Innalzamento livello di allerta relativamente alla diffusione della Dengue presso i punti di ingresso italiani“. Questo documento richiede agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera di intensificare la vigilanza sui possibili vettori e sulle merci importate dai Paesi ad alto rischio.

Parallelamente, il Ministero della Salute sta agendo per potenziare la sorveglianza sul territorio nazionale, implementare bonifiche ambientali e formare il personale sanitario. Queste disposizioni includono misure locali di monitoraggio e contrasto dei vettori, l’individuazione dei siti a rischio e l’aggiornamento del personale sanitario sull’identificazione e gestione dei casi di Dengue.

Dengue

Dengue: la strategia di sorveglianza in Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna, in linea con le direttive nazionali, ha adottato misure specifiche per prevenire la diffusione dell’epidemia di Dengue.

Tra queste, l’implementazione di un sistema di sorveglianza tramite trappole specifiche all’aeroporto di Bologna e al porto di Ravenna, punti considerati a rischio per l’ingresso di specie invasive come Aedes aegypti.

Pochi giorni fa, la Regione ha organizzato un evento formativo dedicato alla Dengue, coinvolgendo medici, epidemiologi, entomologi ed esperti di sanità pubblica per condividere le informazioni più aggiornate sull’argomento.

Il Sistema di Sorveglianza Malattie Infettive (SMI) ha anche adottato l’uso di un’applicazione online per la georeferenziazione dei casi importati, consentendo una gestione più efficiente delle risposte. Inoltre, la Regione ha aggiornato il proprio Piano Arbovirosi che recepisce le linee guida nazionali, garantendo risposte tempestive ed efficaci in caso di emergenza.

In questo contesto, il Centro Agricoltura Ambiente (CAA) di Crevalcore, incaricato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER), conduce controlli di qualità sui trattamenti larvicidi e adulticidi effettuati dai Comuni. Questi controlli, che includono catture su uomo (HLC) e analisi PCR per la ricerca di arbovirus, sono essenziali per verificare l’efficacia degli interventi e prevenire potenziali epidemie.

Il cambiamento climatico favorisce la diffusione delle zanzare vettore

La lotta contro la Dengue presenta diverse sfide, tra cui la necessità di una sorveglianza continua e l’implementazione di misure preventive efficaci.

L’aumento della mobilità globale e i cambiamenti climatici stanno favorendo la diffusione delle zanzare vettore, rendendo cruciale la collaborazione internazionale e l’adozione di strategie integrate. Le temperature attuali permettono infatti alle zanzare vettore di prosperare anche in Italia con la loro attività stagionale in crescita a causa del riscaldamento globale.

Questo, insieme ai viaggi verso zone tropicali, ha portato a un aumento dei casi di dengue e chikungunya, con l’Italia che ha notificato 280 casi confermati di infezione associati a viaggi internazionali a fronte degli 82 autoctoni.

Finora il Belpaese, grazie a una serie di misure preventive e alla stretta collaborazione tra enti locali e nazionali, è riuscito a contenere i focolai di Dengue. Tuttavia, il numero crescente di casi autoctoni sottolinea l’importanza di mantenere alta la guardia.

Le prospettive future nel controllo della Dengue includono l’uso di nuove tecnologie per la sorveglianza e il controllo delle zanzare, l’educazione della popolazione sui rischi e le misure preventive e il continuo aggiornamento dei piani di risposta alle emergenze.

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