Home » Peronospora della vite: come si comporta il CAA?

Peronospora della vite: come si comporta il CAA?

La peronospora della vite è una malattia che attacca tutti gli organi erbacei della pianta: dalle foglie ai germogli, fino ad arrivare ai grappoli.

Dopo aver trascorso l’inverno riposando nelle foglie cadute a terra, questa malattia fungina germina in primavera, con il verificarsi di determinate condizioni microclimatiche.

Dal 2020 il Centro Agricoltura Ambiente studia l’efficacia di sostanze a basso impatto ambientale da utilizzare nella lotta alla peronospora della vite, per consentire un contenimento dei danni alla produzione nei casi di forte infestazione.

peronospora della vite

Le conseguenze della peronospora della vite 

La peronospora della vite, in presenza di condizioni favorevoli, può propagarsi nel vigneto con infezioni capaci di compromettere buona parte della produzione.

Quando i modelli previsionali, basati su parametri climatici, indicano alte probabilità di sviluppo della malattia fungina è necessario intervenire con trattamenti fitosanitari.

Queste condizioni possono verificarsi già a partire dalla primissima fase di germogliamento.

I sintomi della malattia sono facilmente riconoscibili sulle foglie che evidenziano macchie oleose sulla pagina superiore; sulla pagina inferiore, in corrispondenza delle macchie, si osserva invece una muffa bianca pulverulenta.

Lo studio del Centro Agricoltura Ambiente 

Dal 2020 il Centro Agricoltura Ambiente, in collaborazione con Ri.Nova e il gruppo Cantine Riunite & Civ Scagr, studia l’efficacia di sostanze a basso impatto ambientale da impiegare nella lotta alla peronospora della vite.

Queste sostanze vengono impiegate in sostituzione o in abbinamento ai normali trattamenti rameici.

L’obiettivo è quello di ridurre l’impiego di rame in agricoltura, mantenendo – al contempo – una buona efficacia dei trattamenti.

Insieme verso il futuro 

peronospora della vite

I primi anni di sperimentazione sono stati condotti nel vigneto della cv.Malbo Gentile, ubicato nel Comune di Fabbrico.

L’appezzamento, appositamente suddiviso in unità sperimentali corrispondenti alle strategie messe a confronto è stato sottoposto a trattamenti a cadenza settimanale, per tutto il periodo di sensibilità della coltura alla peronospora della vite.

Nel rispetto dei quantitativi di rame imposti dalla normativa vigente, il vigneto è stato monitorato in modo da individuare tempestivamente l’inizio delle infezioni peronosporiche ed eseguire i campionamenti sugli organi vegetali.

I risultati ottenuti in questi anni sono positivi e alcuni prodotti, in abbinamento ai trattamenti rameici, sembrano infatti fornire i risultati sperati.

Per ulteriori informazioni vi consigliamo di leggere l’articolo completo su Terra e Vita n:21 del 2022.

Condividi l’articolo!

Tag

Articoli più letti