Una difesa fitosanitaria delle colture da seme compatibile con l’ambiente
Nello sviluppo di tecniche di difesa a basso impatto ambientale, il rispetto verso biodiversità ed evoluzione è assolutamente fondamentale.
Nelle colture sementiere, ad esempio, è infatti indispensabile garantire la difesa delle produzioni dalle avversità e la salvaguardia del patrimonio apistico, determinante per l’impollinazione di tali colture.
Premesse necessarie, quelle appena evidenziate, per poter esaminare l’importante tematica delle nuove strategie agroecologiche per la difesa fitosanitaria delle colture da seme, di cui sarà possibile trovare un approfondimento più dettagliato sulla rivista Terra e Vita n° 29.
Il settore sementiero in Italia
In Italia il settore sementiero occupa una posizione di incredibile spessore.
Gli oltre 200mila ettari di produzioni di sementi ufficialmente certificati del 2020 ne sono la prova lampante, così come il fatturato complessivo del settore, che ammonta a circa 1 miliardo.
Negli ultimi anni il settore sementiero si è orientato sempre più verso produzioni di qualità, selezionando varietà di particolare pregio. Tuttavia in alcuni casi, gli interventi di difesa fitosanitaira previsti mettono in crisi gli insetti impollinatori fondamentali per il risultato produttivo.
L’attività di moltiplicazione delle sementi è infatti fortemente correlata alla presenza di insetti pronubi nell’ambiente: il ruolo delle api e degli apicoltori è quindi sinergico per il raggiungimento dei risultati previsti in termini di produzione e qualità delle sementi.
Tecniche a basso impatto ambientale: impollinazione e controllo dei fitofagi
Sviluppare tecniche a basso impatto ambientale, che consentano di salvaguardare qualità delle produzioni, patrimonio apistico, biodiversità ed evoluzione risulta quindi fondamentale.
Oltre alle api infatti, anche gli impollinatori selvatici possono contribuire all’impollinazione delle colture da seme, fattore a volte sottovalutato e che necessita di ulteriori studi in diversi ambienti.
L’impollinazione deve quindi essere protetta valorizzando allo stesso tempo anche il controllo dei fitofagi. Secondo un recente studio infatti, l’aumento di produzione ottenuto applicando simultaneamente un’efficace impollinazione e un efficiente controllo dei fitofagi supera i benefici ottenuti dai due servizi svolti separatamente.
La messa a punto di metodi di controllo dei fitofagi a basso impatto ambientale (salvaguardando allo stesso tempo insetti impollinatori e biodiversità) assume quindi un’importanza fondamentale per la gestione delle colture da seme.
fonte: Terra e Vita
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