Cimici asiatiche: i rimedi naturali funzionano?
In agricoltura le cimici asiatiche continuano a rappresentare un problema tutt’altro che irrilevante.
Questi piccoli insetti, innocui per l’uomo ma non per le sue coltivazioni, infestano orti e frutteti, danneggiando la produzione agricola e i lavoratori di un intero comparto produttivo.
Quando la cimice asiatica si nutre a spese di un frutto o di un ortaggio, ne compromette totalmente il sapore e la commestibilità.
A questo proposito, la lotta biologica rappresenta una soluzione per un progressivo contenimento delle infestazioni.
Ma la lotta biologica funziona veramente?
Cimici asiatiche: avversari difficili da controllare
Le cimici asiatiche sono avversari estremamente difficili da controllare.
L’Halyomorpha halys è infatti una specie molto invasiva e polifaga, che danneggia le produzioni agricole sia in età adulta che negli stadi più giovanili. Inoltre, è caratterizzata da una mobilità molto sviluppata e da un’elevata resistenza a qualsiasi tipologia di intervento insetticida.
Di conseguenza, l’uso massiccio di insetticidi di sintesi ad ampio spettro ha portato a soluzioni tutt’altro che risolutive provocando nel corso degli anni, una grave alterazione dell’agroecosistema.
La ricerca di un metodo di lotta alle cimici asiatiche alternativo all’uso degli insetticidi chimici è quindi assolutamente necessario.
La vespa Samurai e la lotta biologica
Le cimici asiatiche, seppur apparentemente inarrestabili, temono alcuni antagonisti naturali e, tra questi, la vespa Samurai è sicuramente la più famosa.
L’insetto, il cui nome richiama gli antichi guerrieri del Giappone, è in realtà grande circa un millimetro e da adulto, si nutre generalmente di polline e nettare.
Assolutamente innocuo nei confronti dell’uomo, è però particolarmente attiva nell’individuare le uova deposte della ghiotto della cimice asiatica, all’interno delle quali introduce un proprio uovo.
In seguito, la larva della vespa Samurai divorerà il contenuto dell’uovo di cimice, arrestando lo sviluppo della giovane cimice.
Al momento attuale, nessuna strategia di difesa incentrata solo su trattamenti insetticidi consente di ridurre a un livello accettabile i danni provocati dalla Halyomorpha halys. Anche i prodotti ammessi in agricoltura biologica consentono solo un parziale contenimento dei danni, ma un loro impiego combinato a strategie di lotta biologica basate sulla diffusione dei nemici naturali contribuirà nel medio periodo ad un contenimento più efficace dei danni in campo.
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